giovedì 15 settembre 2016

Professione



Artista  ANNAMARIA FINO
Professione : Pittrice ed Incisore

Il mio lavoro di incisore consiste nell’intagliare a mano una superficie di materiale duro (legno,linoleum o metallo) per produrre (solitamente su carta) esemplari a stampa.
Si possono distinguere vari tipi di incisioni e questo perché si usano procedimenti e tecniche diversi.
Incisione in rilievo, indica in modo generico , tutte le tecniche incisorie in cui, durante la fase di stampa, vengono inchiostrati i rilievi.
L’Incisione in CAVO, terminologia generica che in dica tutti i procedimenti incisori (bulino, acquaforte, acquatinta, puntasecca, maniera nera, vernice molle , etc.) in cui durante la fase di stampa vengono inchiostrati i solchi (cavi) ottenuti sulla lastra attraverso un’azione:
-         Diretta (es. puntasecca, bulino) ossia mediante la pressione di uno strumento appuntito, impugnato direttamente dalla mano dell’incisore.
-         Indiretta (es. acquaforte,acquatinta ecc.) dove i solchi sulla lastra vengono ottenuti attraverso un’azione di morsura sul metallo esercitata da un acido.

Per ottenere un’acquaforte si procede prima ad una copertura totale della lastra metallica.
Un tempo per tale operazione si usava la cera, oggi ci si serve di una vernice di colore scuro inattaccabile dall’acido.
Successivamente sulla superficie verniciata traccio la mia composizione con una punta, limitandomi a scalfire lo strato di vernice, mettendo a nudo il metallo.
Terminata la composizione, la lastra viene immersa nell’acido che “morde” le parti del metallo dove la vernice è stata tolta. La durata di immersione nell’acido è direttamente proporzionale alle profondità dei solchi che si vuole ottenere.
Concluso il bagno nell’acido, asporto la vernice dalla lastra mediante un diluente e a questo punto la lastra è pronta per essere inchiostrata e poi stampata su carta di cotone  con torchio calcografico.

L’acquatinta procedimento simile all’acquaforte per quanto concerne la morsura dell’acido, ma totalmente differente sia per il modo di preparare la lastra metallica che verrà successivamente scalfita dall’acido, sia per il tipo di “segno” che con tale tecnica si ottiene.L’acquatinta si realizza ricoprendo la lastra con uno strato, più o meno fitto, di grani di colofonia (pece greca ) o con grani di asfalto macinato. Questi vengono, mediante il calore, fatti fondere , in modo che aderiscano al metallo. Sulla lastra cosi preparata, l’acido penetra negli interstizi fra i vari granelli, giungendo a contatto con la superficie del metallo che viene da esso intaccato in modo del tutto particolare, diventando “spugnosa” . Con questo sistema ottengo in fase di stampa,effetti vellutati e una serie di toni sfumati . Il procedimento di stampa è simile a quello dell’acquaforte.

Amo molto il mio lavoro e lo ritengo affascinante, stimolante, creativo, misterioso,divertente e riflessivo ed è stato per questo che in seguito ho deciso di intraprendere l’attività di laboratorio di incisione nelle scuole, l’intento era ed è trasmettere e condividere la passione, l’esperienza il divertimento, il gioco e la creatività, offrire ai giovani gli strumenti e l’opportunità di migliorare attraverso l’Arte la qualità della vita dimostrare che la vita quotidiana vissuta con creatività diventa infinitamente più interessante, dà piacere e desiderio di vivere.


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